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referendum costituzionale

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referendum costituzionale - nei commenti

Sciopero dei lavoratori di ConSer VCO REVOCATO - 12 Luglio 2016 - 13:22

Qualunque lavoro
Qualunque lavoro uno faccia il rinnovo del contratto alle prefissate scadenze non è solo doveroso ma obbligatorio, come già ha detto la Corte costituzionale: pare che però negli ultimi anni il non rinnovare i contratti sia divenuto un fatto di cui chi sta al governo si fregia come fosse una medaglia. I lavoratori li aspettano al referendum con la matita già pronta per la croce sul NO.

Federazione Degli Studenti VCO: "SI al referendum Costituzionale" - 1 Luglio 2016 - 22:23

Rispondo
Parlo a mio nome, come Mattia Nobili. Io non sono Renziano, ne tanto meno seguo la linea del ministro Boschi. Il mio percorso sociale e politico lo dimostra. Lei dice che noi dovremmo occuparci di migliorare la scuola con iniziative e proposte. Lei pensa che questo, dove ne abbiamo la possibilità, non lo stiamo già facendo? io Sono Rappresentante dell'istituto Ferrini-Franzosini e con mille difficoltà, con un grande lavoro abbiamo reso, a mio parere, la nostra scuola un posto migliore. ovvio che c'è ancora tantissimo da fare.Ovvio che alle prossime elezioni, se gli studenti decideranno che abbiamo amministrato male, me ce ne andremo a casa. Detto questo, la nostra posizione sui referendum precedenti non è cambiata. Crediamo ancora che il forno crematorio deve rimanere pubblico. Crediamo ancora che il nostro paese deve puntare sulle energie rinnovabili e non sul petrolio. Noi sapevamo che non si sarebbe mai raggiunto il quorum, ma alcune battaglie bisogna farle lo stesso. La posizione sul referendum costituzionale, è maturata persino prima dei referendum di cui sopra parlo. E' stata una decisione presa tutti insieme, e lavoreremo per informare le persone come meglio possiamo. Poi ognuno ha la sua idea... ma al posto di criticare sul fatto che noi prendiamo una posizione, discutiamo nel merito della riforma. Saluti,buona serata a tutti.

Federazione Degli Studenti VCO: "SI al referendum Costituzionale" - 30 Giugno 2016 - 11:20

Promossi al secondo esame
Dopo la delusione del SI per il referdum fuffa delle trivelle questi ragazzi hanno recuparato con il loro SI per il prossimo referendum costituzionale. Apprezzo il loro pragmatismo. Si sono bene espressi. la tentazione di dare oresentare un NO in faccia a Renzi è troppo forte ance da parte mia ma riconosco elemeneti di positivtà importanti della riforma. Bravi ragazzi. Avete recuperato con lode al secondo quadrimestre.

Federazione Degli Studenti nel VCO su prossimi referendum - 30 Marzo 2016 - 14:23

Re: La fuffa
Ciao lupusinfabula; quello costituzionale invece è un referendum importante e senza quorum Li il NO è doverosissimo.

Comitato pro Referendum - 21 Febbraio 2016 - 11:20

Sig. Marconi
lei continua a volermi far sentire in difetto cercando di evidenziare in me una sorta di "conflitto d'interessi morale" ma non ci riuscirà, anzi credo che quest'ennesima strumentalizzazione degna figlia di quell’esigua parte di minoranza che vi manovra vi si sta già ritorcendo contro. Si perché lei è molto solerte a stigmatizzare il fatto che io dovrei in ogni caso favorire la partecipazione (cosa che faccio come le ho già detto e su questo non vorrei più tornarci) ma poi non interviene minimamente quando addirittura la Vice-Presidente di Quartiere Nord afferma pubblicamente che non avallerà in caso di confronto pubblico in sede assembleare chi dovesse parlare di astensionismo perché argomento anticostituzionale, impedendo di fatto la libera partecipazione di tutti i cittadini alla vita sociale del Q. Nord e dall’altro facendo un’affermazione incredibilmente molto lontana verità su di un argomento che come avvocato dovrebbe ben conoscere e magari mettere a disposizione di tutti in sede assembleare, per favorire (cito) “la responsabilizzazione dei cittadini alla vita pubblica e all’attività sociale della città”, informando di come sia costituzionalmente riconosciuto il diritto all’astensione, fosse solo per etica morale visto la carica che ricopre. Pertanto se permette trovo io molto discutibile, anzi grave, un comportamento tanto lesivo della partecipazione cittadina, di questo si dovrebbe preoccupare prima di venire a fare a me la morale! E appurato che in occasione di un referendum abrogativo con quorum ASTENERSI sia un diritto costituzionale al pari del SI e del NO siete pregati d'ora in poi di smetterla di fingere di scandalizzarvi, perchè se lei non ha nulla da ridire sul NO per coerenza a questo punto nulla da ridire deve avere anche sull'ASTENSIONE. Se continuerete a farlo darete una chiara conferma di come stiate strumentalizzando l’intera vicenda. Sappia inoltre che se oggi i Quartieri sono stati svuotati di "contenuti" ciò è dovuto al venir meno della rappresentatività cittadina e la responsabilità è di quelle passate Amministrazioni che ne anno ridotto le competenze, fino all'ultima passata che ne ha dato il colpo di grazia, E non da meno sono stati certi Consiglieri Comunali eletti in questa Amministrazione che invece di sostenerne la rinascita hanno voluto sancirne l'inutilità: ebbene caro signore il nuovo regolamento ha consentito l'introduzione delle "competenze": consultive potendo esprimere pareri circa i piani attuativi votati dal CC, di iniziativa potendo proporre argomenti, progettualità, stanziamento di fondi fino alla costituzione di squadre civiche di volontari, di informazione alla e formazione della cittadinanza. Se lo vada a leggere bene magari riuscirà a capire cosa sia un serio tentativo fatto per recuperare rappresentatività e partecipazione. In merito alla sua ultima affermazione le rispondo che non c’è contraddizione: le elezioni dei CdQ non prevedevano un quorum, infatti sono stati ritenuti validi malgrado la bassa percentuale, ma se anche lo avessero previsto mi sarei battuto per la partecipazione al voto, come in effetti facemmo comunque per cercare di scongiurare ala massimo l'astensione al voto, voto che però era un più un dovere che un diritto del cittadino (si soffermi e ragioni su tale enorme differenza). Viceversa il referendum sul forno, prevedendo un quorum, legittima l’astensione: battetevi per la partecipazione come facemmo noi invece di condannare i comportamenti peraltro costituzionalmente consentiti. Ed è vero, le differenze sono enormi: i Quartieri rappresentano una grande sfida che richiede 5 anni di lavoro non facile per recuperare la rappresentatività cittadina persa negli anni, ma lo faremo con serietà e impegno; il forno invece si esaurirà il giorno 17 aprile e a quel punto cercherete qualche altro argomento di scontro politico "a prescindere". Visto infine il livello delle esternazioni di alcune persone credo proprio non sia più il caso di confrontarci su di un blog alla portata di qualsiasi "hoolligans" della politi

Comitato pro Referendum - 20 Febbraio 2016 - 18:28

Diritto all'astensione costituzionalmente sancito
Ho contribuito alla partecipazione cittadina al voto per le elezioni del CdQ nel 2015 quando nessuno ci credeva e molti, senza andare tanto lontano, li ritenevano inutili (e il Q. Est è stato il più votato tra i 5), contribuisco oggi assieme agli altri Consiglieri agli obiettivi che ci siamo prefissi cioè da un lato aumentare la partecipazione alla discussione delle problematiche cittadine, discussione ove spesso vi sono posizioni diverse ma tutte rispettabili ed esprimibili, e dall'altro di pretendere la presenza dell'Amministrazione per dare risposte alle diverse richieste e quindi proporre soluzioni a tali problematiche (cosa che avviene regolarmente). Ora, essendo anche io cittadino verbanese, penso di avere lo stesso diritto alla partecipazione, alla discussione, a valutare le decisioni prese dall'Amministrazione e quindi di sostenerle se ritenute valide nell'interesse della collettività e di costituire un comitato se più persone la pensano alla stesso modo, esattamente come avete fatto voi. E non mi si venga a dire che il problema non è il fatto di essere favorevoli alla delibera consiliare sull'esternalizzazione del forno (quindi NO sulla scheda referendaria) quanto quello di "sponsorizzare l'astensione": ebbene l'astensione al voto in caso di referendum abrogativo E' UN DIRITTO costituzionale a disposizione del cittadino elettore. A sostegno di ciò vi cito quanto detto nel 2009 da Stefano Grassi, ordinario di Diritto costituzionale generale all’Università degli Studi di Firenze, a pochi giorni dal referendum sulla legge elettorale: " Per i referendum è la stessa Carta costituzionale a riconoscere implicitamente il diritto all’astensione. L’elezione dei rappresentanti è un dovere funzionale alla formazione del Parlamento e degli altri organi elettivi. Per il referendum invece, i cittadini possono decidere se accettare o meno di rispondere ai quesiti proposti». L’astensione è dunque un comportamento costituzionalmente corretto? « Sì, votare ai referendum è frutto di una scelta libera. Prevedendo un quorum di partecipazione, l’art. 75 della Costituzione riconosce la non partecipazione al voto come una volontà legittimamente espressa». Astenersi è allora un diritto? « Assolutamente, l’astensione sul referendum abrogativo non è certo una vergogna. Il voto è un dovere morale: fino a poco tempo fa era prevista una sanzione per chi non partecipava alle votazioni (l’iscrizione “non ha votato” nel certificato di buona condotta); dagli anni novanta invece, la sanzione è stata eliminata anche per le elezioni politiche. Ma per il referendum il diritto di voto comprende il diritto di astenersi e quindi il dovere morale è solo quello di assumere una decisione sui quesiti, compresa quella di non accettare di rispondere, astenendosi, anche mediante il rifiuto della scheda. Quali sono le prerogative del referendum? « I quesiti sono posti da una minoranza a tutto il corpo elettorale che, chiamato a partecipare al procedimento legislativo, ha così la possibilità di cambiare, abrogandole, le leggi. Chi ritiene i quesiti inammissibili può evitare di esprimersi, negando così il proprio contributo al raggiungimento del quorum». Nel caso dei referendum abrogativi che prevedono un quorum il cittadino ha quindi tre possibilità: SI, NO ASTENSIONE, costituzionalmente sancite. Mi auguro quindi che l'Avvocato Brizio prima s'informi meglio e poi permetta (dopo averlo concordato con il Presidente del Quartiere Nord) ad entrambi i Comitati di esporre, alla bisogna, le rispettive posizioni, tutte. Posso quindi affermare Sig. Marconi nella fattispecie della mia doppia posizione di Consigliere di Quartiere e di componente del Comitato per l'astensione di non essere ne incoerente ne discutibile.

Comitato pro Referendum - 20 Febbraio 2016 - 15:24

Re: Corretto
Ciao loredana brizio Gentile avvocato , ero presente anche al consiglio di quartiere di vb nord e non ho aperto bocca.. se lei non sa come è andata e non lo sa nemmeno il ragazzo se non per sentito dire e raccontato non so in quale maniera da un consigliere di quartiere favorevole al referendum... veda lei... ribadisco che ero seduto tranquillamente e la mia presenza ha dato fastidio ...sono intervenuto solo quando ho visto che il presidente di quartiere sventolando il nostro comunicato ci ha accusato di falsità e un consigliere ha parlato di disonesta..credo che il diritto di repplica a delle accuse è un mio diritto e lei da avvocato dovrebbe saperlo. io rispetto chi non la pensa come noi ma pretenderei altrettanto rispetto. Per quanto riguarda l incostituzionalità mi citi qualche pronunciamento della Corte costituzionale o della Cassasione che dica ciò. .. perche a questo punto negli anni hanno violato la Costituzione : Cossutta, Bertinotti, Fassino , D Alema , Casini, Fini, Berlusconi.. ..e infine mi spieghi perché nelle tribune referendarie i comitati astensivi ai referendum hanno pari diritti degli altri... vede avvocato il continuo dire che parluamo a sproposito, il continuo dire che siamo ridicoli.. non sono altro che insulti di chi la pensa diversamente ...

Decisa la data del referendum sul forno crematorio - 16 Febbraio 2016 - 10:39

Re: quorum?
Ciao livio il quorum c'è .. solo al per il referendum costituzionale non esiste...

Marco Tartari nuovo Capogruppo PD in Consiglio Comunale - 1 Febbraio 2016 - 13:43

il saputello anonimo e il sig. bannatore
Renato Brignone dall'alto della sua carriera politica su tutto l'arco costituzionale parla sempre di argomentazioni che lui darebbe in merito a ciò che scrive, salvo poi bannare chi lo mette di fronte alla sua incoerenza politica. Mi sono permesso nel mio piccolo anonimato, di fargli presente che, visto che lui non è un sostenitore della democrazia diretta, lo strumento del referendum per la sua campagna per il forno crematorio fosse uno strumento di democrazia diretta. La sua risposta è stata che utilizzato ogni tanto lo strumento è utile. Allora mi chiedo se lui è sempre convinto di ciò che dice e scrive, perchè quando trova qualcuno che gli fa notare le sue topiche, lo banna dal suo blog??? E' questa una argomentazione politica? Meno male che qui posso ancora esprimermi....

Dimissioni di segretario e capogruppo PD a Verbania - 28 Gennaio 2016 - 16:10

Avevano avvisato.....
Tradigo aveva avvisato, iracä aveva avvisato, Brignoli aveva avvisato, anche Di Gregorio aveva avvisato. Aspettiamo il prossimo bilancio e aggiungo le prossime sentenze del TAR.... Ormai le sponde del fiume sono piene di gente che aspetta...... A proposito ê vero che la sindaca non sarebbe dell'idea di accorpare il referendum sul forno crematorio con quello sulla riforma costituzionale per paura di prendere una ulteriore tranvata e con ulteriore spreco di soldi nostri??

"Se non parla di Dea Chiamparino se ne stia a casa" - 5 Aprile 2015 - 23:14

x Paolino
In primis c’è c'è l'art 132 della Costituzione. "Si puo' con legge costituzionale, sentiti i Consigli regionali, disporre la fusione di Regioni esistenti o la creazione di nuove Regioni con un minimo di un milione d'abitanti, quando ne facciano richiesta tanti Consigli comunali che rappresentino almeno un terzo delle popolazioni interessate, e la proposta sia approvata con referendum dalla maggioranza delle popolazioni stesse. Si puo', con referendum e con legge della Repubblica, sentiti i Consigli regionali, consentire che Provincie e Comuni, che ne facciano richiesta, siano staccati da una Regione ed aggregati ad un'altra". In questo link si può trovare altra documentazione eed esempi di comuni che hanno richiesto di cambiare regione e provincia http://leg16.camera.it/465?area=1&tema=102&Passaggio+di+comuni+ad+altra+regione+o+ad+altra+provincia Quindi, come nella famosa battuta di frankenstein junior: SI, PUO' FARE!

M5S: no alle elezioni provinciali - 28 Settembre 2014 - 12:08

Io avrei fatto così
La mia opinione conta meno di zero, come mi fanno spesso notare, ma io avrei cominciato a fare un progetto di riforma costituzionale organico e profondo, con un'idea di stato precisa e con la ripartizione di competenze tra i livelli di governo che riprendesse quella tedesca. Un anno di tempo per farla? Pazienza, almeno sarebbe stata cosa seria. Creazione di 5 o 6 macroregioni con funzioni di coordinamento degli enti territoriali, province e comuni con più poteri ben definiti, creazione di uno stato federalista sulla falsariga di quello tedesco, con una camera federale e una delle regioni, per intenderci Bundestag e Bundesrat. Vi chiederete chi potrebbe non esser d'accordo con una riforma alla tedesca, visto come funziona la Germania? Eppure quasi tutti, rispondo. Chi perchè innamorato del parlamentarismo post guerra, chi perchè considera il federalismo sinonimo di leghismo e dunque pericoloso, chi perchè vedrebbe corroso il proprio potere di veto e la propria posizione, chi perchè qualunque riforma della costituzione è considerata sacrilegio etc etc etc. E intanto affoghiamo nella melma. Ma non tutti. C'è a chi conviene questa situazione di sostanziale ingovernabilità, e che farebbe di tutto per non cambiare. Io apprezzo i grillini solo per il motivo che vogliono rompere questo sistema, ma quando fanno proposte alternative mi viene l'orticaria per quanto sono ingenue, improponibili e pericolose. Eppure non servono padri costituenti o figure leggendarie per fare una buona riforma. Se ci pensiamo bene la Costituzione è stata pensata anche dallo stalinista Togliatti e da Belzebù Andreotti. E infatti ne è uscito un pasticcio mix tra sovietico e parrocchiale di cui paghiamo ancora le conseguenze. Basterebbe mettere gente di discreta qualità tecnica e moralmente accettabili, ma con una idea precisa di quello che si vuole fare. vogliono l'investimento popolare? facciano un referendum su forma di stato federale o forma di stato centralizzato, come monarchia e repubblica. Poi agiscano di conseguenza.
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